
Vedi qui le foto delle celebrazioni di ingresso:
In questi giorni ci prepariamo ad accogliere don Luigi Turato, che il vescovo Claudio invia come nuovo parroco nelle nostre comunità.
Chi di noi lo ha incontrato ha già cominciato a conoscere i suoi “evviva”, gli “abraços”, il suo amore per la natura e il suo stile leggero, essenziale e semplice. Tratti semplici che parlano della sua storia di uomo, di sacerdote e di missionario in Brasile: alla gratitudine per il suo arrivo dunque uniamo la curiosità di conoscerlo e la gioia di camminare insieme a lui e a don Loris, certi che lo Spirito continuerà a guidarci per intrecciare le nostre storie in una trama ancora più bella.
Viviamo questo passaggio con il cuore colmo di riconoscenza per il cammino fatto finora e con la fiducia che le nostre comunità parrocchiali e il senso di unità che le unisce, forti dei legami costruiti in questi anni, sappiano aprirsi a una nuova stagione di fraternità, laici e presbiteri assieme, a servizio del Vangelo.
Saluto di don Luigi
Carissimi parrocchiani,
sono don Luigi, prete della diocesi di Padova. Da qualche settimana il Vescovo Claudio mi ha affidato a voi come parroco perché possiamo continuare il cammino di fede come comunità. Sono desideroso di poter iniziare e di condividere quello che il Signore vorrà donarci nella sua bontà. Vengo con gioia perché possiamo conoscere con la spontaneità dei più piccoli la persona di Gesù, perché possiamo porci davanti a Lui con i dubbi e le domande della freschezza dei giovani, perché ci lasciamo formare dalla sua scuola di vita con la maturità degli adulti e per lasciarci condurre con la saggezza di chi ha molta esperienza di vita.
Sono nato e cresciuto a una manciata di chilometri da qui (a Taggì di Sotto), ho tre fratelli con famiglia e una vivace squadra di nipoti. Mia mamma Luciana rimasta vedova qualche anno fa, è una signora semplice, ma ricca di affetto. Come prete sono stato cappellano a Tencarola, poi ho svolto un servizio come educatore in Seminario Minore e infine sono stato missionario in Brasile: prima nella periferia di Rio de Janeiro e poi in Roraima, in Amazzonia ai confini con il Venezuela.
Una volta Gesù ha detto: “Sono venuto a portare il fuoco sulla terra e come vorrei che fosse già acceso” (Lc 12,49). Con Lui, vorrei potessimo portare il fuoco come comunità cristiane per riscaldare chi sente il freddo della solitudine, il fuoco luminoso per chi si sente smarrito, il fervore della passione nell’annuncio e la fiamma della speranza che ci fa guardare oltre.
L’esperienza di Unità Pastorale delle comunità di San Filippo, San Bellino e Santissima Trinità è un dono che vogliamo valorizzare con la disponibilità a aprirci alle novità che la Diocesi ci propone.
Sono molto riconoscente a don Marco e a don Loris e a tutti i preti che hanno vissuto con voi per la bella testimonianza di unità e di cammino di cui ho conosciuto qualche esempio in questi giorni.
Pregate per me e io prego per voi.
Abraços,
don Luigi