Questo passo del Vangelo di Luca è, forse, uno dei più noti brani sacri. La parola “prossimo”, significa solitamente vicino, ma qui Gesù la utilizza con un significato diverso. Prossimo è colui che viene in soccorso di chi ha bisogno, anche se gli è sconosciuto o, addirittura, come qui, nemico. Nel nostro quotidiano, incontriamo spesso persone che ci creano disagio, che ci danno fastidio, ma è proprio di loro che dovremmo essere “prossimo.” E’ facile aiutare chi ci piace, ci è simpatico, meno chi vorremmo non vedere, evitare. A volte, per strada, incontriamo chi ci mette a disagio, e quasi lo accusiamo perché è povero, sporco, extracomunitario, drogato, ma è di lui che dovremmo avere pietà, dovremmo essere il suo prossimo. Certamente non è facile, anzi, ma Gesù ci indica che quella è la strada da percorrere per ereditare la vita eterna.
Luca (10, 25-37)