S.Paolo ci indica come camminare nella nostra vita. Ci chiama “…uomo di Dio…” ( e lo siamo per davvero) indicando la reale meta della nostra vita.
Cercare di puntare a ciò che vale veramente! Il Salmo fa pensare alla realtà che viviamo, quante volte siamo conquistati da o cerchiamo di raggiungere obiettivi privi di reale valore?!
Il cammino in unione con Gesù è la vera strada e la vita eterna è la vera meta.
Nel brano del Vangelo di Luca vediamo il modo di muoversi: apostoli e donne erano al seguito di Gesù formando una comunità.
Era certamente imperfetta in quanto umana, però Gesù non ha avuto dubbi a scegliere Pietro come capo di essa.
1 Timoteo 6, 2-12 – Salmo 48 – Luca 8, 1-3
Dal passo della lettera a Timoteo, il giovane vescovo consacrato da s. Paolo, mi piace trarre i due primari ostacoli all’ accoglimento della fede: l’orgoglio e l’avidità di denaro, entrambi difficili da combattersi. Il primo colpisce specialmente persone colte, anche intelligenti, che come dice s. Paolo, finiscono col perdersi in polemiche senza uscita e discorsi vani. Il secondo è fin troppo evidente come sia di ostacolo alla retta via, e la Scrittura stessa lo dichiara e dimostra più volte.
Che tutte le religioni o sette nuove attirino tra i loro adepti anche donne altolocate e facoltose è cosa nota, e anche la nostra religione alle sue origini non ha fatto eccezione. Queste donne nominate da s. Luca dimostrano come possa essere superato l’ostacolo sopra ricordato riguardo alle ricchezze.