Parrocchia dell’ Unità Pastorale S. Bellino, S.Filippo Neri, SS. Trinità.
Vicariato Arcella, Diocesi di Padova.
Telefono 049601879
Email sanfilipponeri@diocesipadova.it
Indirizzo: via Paisiello 11, 35134 Padova
CELEBRAZIONI
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SEGRETERIA
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RICEVIMENTO SACERDOTI
previo appuntamento.
BREVE STORIA DELLA COSTRUZIONE
panoramica d'insieme della chiesa
La Parrocchia di San Filippo Neri è stata eretta in data 8 Settembre 1986 su decisione dell’allora Vescovo Mons. Filippo Franceschi che ha voluto si chiamasse col nome del suo santo patrono. La parrocchia nacque dallo smembramento di altre due parrocchie: San Gregorio Barbarigo e San Carlo. La creazione venne spinta in modo particolare dall’allora parroco di San Carlo, don Luigi Contin, poiché la sua parrocchia nell’ultimo decennio era fortemente aumentata demograficamente (contava circa 11.000 abitanti) e vedeva necessario un ridimensionamento.
il vecchio capannone che stava dove ora si trova l'ingresso principale
Il Vescovo Mons. Filippo Franceschi decise in fretta la costituzione della nuova parrocchia essendo giunte voci che la ex fabbrica di carta sita in Via Paisiello, luogo centrale per la costruzione della nuova chiesa, era in vendita. La Curia si affrettò per l’acquisto della struttura che, nei suoi progetti, era destinata come Centro Parrocchiale. Per erigere la chiesa venne formalizzato velocemente anche l’acquisto del campo di fronte allo stabile.
Don Roberto, il primo parroco
Con Decreto datato 8/9/1986, la parrocchia venne eretta, stabiliti i confini, ed affidata per le cure pastorali a don Roberto Bicciato il quale non seguì i progetti della Curia e decise di lasciare il campo per i giochi e lo sport e di ricavare il luogo per il culto all’interno degli spazi della fabbrica. Senza chiedere fondi alla Curia stessa, avviò le opere di ristrutturazione contando sull’aiuto economico dei suoi parrocchiani. Questa sua decisione maturò anche perchè tenne in considerazione i desideri della popolazione che non voleva vedere trasformata in cemento quell’unica area verde della zona.
Riteneva anche scandaloso edificare un’altra chiesa in una zona che nel raggio di un chilometro ne contava tre.
Le attività partirono subito anche se gli spazi erano così vecchi, nudi e freddi. A qualcuno la scelta era sembrata affrettata, ma – disse il parroco – si nasce anche con qualche sofferenza.
Il mese successivo alla sua costituzione, e cioè nel Novembre del 1986, si inizia anche a fare catechismo presso la Scuola professionale ENAIP che aveva gentilmente messo a disposizione due aule riscaldate.
26 maggio 1987: Il vescovo Filippo Franceschi in visita per le prime Cresime
Le opere di recupero iniziarono nel maggio del 1994 e furono completate nel settembre del 1995. La progettazione dei lavori tenne soprattutto presente che tutte le strutture dovevano essere luogo di sobrietà e di semplicità.
Una volta ristrutturato e adattato a luogo di culto, lo stabile venne molto elogiato perché c’erano semplicità e forza fuse insieme. Anche le poltrone recuperate da un cinema incontrarono il favore della gente. I posti a sedere erano 250.
L’inaugurazione degli ambienti ristrutturati avvenne il 9 settembre 1995 alla presenza dell’allora Vescovo Antonio Mattiazzo.
Nell’estate del 1999 arriva inaspettata la notizia del trasferimento del parroco don Roberto. Il 6 gennaio del 2000, Festa dell’Epifania, viene dato l’annuncio della nomina del nuovo parroco: è DON DINO BERTATO, proveniente dalla parrocchia di Arquà Petrarca. Farà il suo ingresso il 30 gennaio 2000.
L'ingresso di don Dino
Nell’Ottobre del 2005, si giunge alla decisione di provvedere alla ristrutturazione degli spazi della ex palestra per le attività del patronato, lasciandone parte in uso ai mercatini ed alla Caritas. Vengono inaugurati l’anno successivo in occasione dei festeggiamenti del XX anniversario della parrocchia.
All’epoca della fondazione la parrocchia contava circa 2500/2700 abitanti.
Negli anni ’90 venne demolita una fabbrica del territorio (in via Bordone, la Pessi-Guttalin) e, dopo la bonifica del terreno, venne insediata una serie di palazzi.
A partire dal 2002, i campi coltivati tra le strade Via Fornace Morandi, Via Duprè e Strada del Giglio hanno lasciato il posto a una nuova strada, Via Strazzabosco, con relativo numeroso insediamento abitativo, e ad un parco.
Gli abitanti hanno raggiunto così quota 3000/3.200.
Fin qui l’aspetto esteriore, quello che si potrebbe definire ‘di pietra’, importante per il luogo in cui sorse (dove si lavorava e faticava, ora si pregava) e per quello che significò come aggregazione per gli abitanti del suo territorio.
La targa di marmo con la data della fondazione, posta nella parete
BREVE STORIA DEL CAMMINO SPIRITUALE
la cappellina
La parrocchia dimostrò sempre apertura alla carità, all’accoglienza. Era vivace nelle attività tanto da brillare davvero nel territorio.
Del suo cammino richiamiamo solo alcuni degli eventi al di fuori della normale pastoralità:
Le chiusure del percorso della via Crucis nel piazzale Azzurri d’Italia insieme con le due parrocchie di provenienza: San Gregorio e San Carlo. L’emozione dei fedeli nel ritrovarsi a vivere insieme ai vecchi amici un momento tanto coinvolgente per la vita cristiana, era sempre palpabile. Esperienze fortemente volute dalla parrocchia di San Filippo che anticipava l’importanza di fare parte di una comunità più ampia che sa condividere progetti, percorsi e problemi.
L’accoglienza (nel 1990) di 6 nigeriani venuti in Italia in cerca di una vita migliore.
Vivevano abusivamente nel fabbricato del Configliachi, dal quale erano stati allontanati dopo varie vicissitudini.
Per loro si è ripulita e liberata una stanza del patronato, sistemato dei servizi con doccia, e tra i parrocchiani si è messa in moto una rete di solidarietà per aiutarli nelle loro necessità.
Per quegli anni questa convivenza fu davvero una sfida.
Nell’ottobre 1997 prese avvio, per volontà di Don Roberto, anche contro i pregiudizi e le titubanze emerse in Consiglio pastorale, il pranzo mensile per i senza fissa dimora in supplenza al giorno di riposo del servizio mensa offerto dalle Cucine Popolari di Via N. Tommaseo.
Per il Natale del 1999 un gruppetto di ragazzi guidati da alcune mamme e dagli animatori, organizzarono, per il terzo anno consecutivo, una vendita di oggettini il cui ricavato andò all’Antoniano di Bologna a sostegno delle opere di carità di questo Istituto verso i bambini che soffrono per fame, malattie, guerre. Quell’anno furono raccolte con questo mercatino Lire 2.700.000.
Come premio per il grande impegno dimostrato verso i loro progetti umanitari nei riguardi dei bambini, il 24 Giugno 2000 tutto il Piccolo Coro, le Verdi Note, Cristina d’Avena, Topo Gigio, Giorgio Comaschi, Milly Carlucci e tutto lo staff dell’Antoniano, arrivano ospiti a San Filippo per la grande manifestazione che si tenne all’aperto, nel campo sportivo dello stadio Colbachini. La parrocchia si prodigò con grande impegno, sotto la guida del parrocchiano Giancarlo Nicoletti, perché tutto si svolgesse senza intoppi secondo programma.
La manifestazione trovò ampia eco nei quotidiani locali mettendo la Comunità di San Filippo all’attenzione della città.
Nel 2007 viene lanciata con una intensa settimana di incontri e preghiera tra il 4 e l’11 marzo, la divina avventura DELL’ADORAZIONE CONTINUA che era timidamente partita un po’ prima con un’ora e mezza giornaliera.
La cappellina viene ricavata dal portico esistente tra il muro esterno della chiesa (lato est di Via Paisiello) e la casa canonica.